10° giornata: Gemina-Real Chiaravalle 6-6

Penultima giornata del girone d'andata. Negli anticipi del venerdì sera, per l'alta classifica la Jesina si impone sulla Real Lions, e, per la bassa il Filottrano vince contro il Real Sibilla che rimane così a quota 6 punti a parimerito col Gemina. E' un'occasione per il Real Chiaravalle che, battendo la squadra di Pagliare del Tronto, potrebbe superare in un colpo solo 2 rivali-salvezza allontanandosi dalla zona retrocessione. La trasferta però non è facile. Entrambe le squadre sono in fase di ripresa, ma il campo del Gemina è ostico sia per le piccole dimensioni, che favoriscono alcune abili tiratrici della squadra ospite, sia per la tifoseria particolarmente "agguerrita" che ha contribuito ad alzare un po' troppo i toni della partita. Nel primo tempo, dopo una breve fase di studio equilibrata fra le due squadre, è il Gemina a portarsi in vantaggio, ma è brava un minuto dopo capitan  Turchi a sfruttare un rimpallo per ristabilire la parità. Il Gemina reagisce e si porta di nuovo in vantaggio ma il Real Chiaravalle trova ancora il pareggio con Capitanio. Nuovo vantaggio del Gemina e successivo pareggio e sorpasso con Guidantoni e Turchi. 
Il Chiaravalle potrebbe allungare ancora ma sbaglia qualche occasione sottoporta e fallisce due tiri liberi con Surdo (brava comunque la più giovane giocatrice della squadra ad assumersene la responsabilità in una fase delicata della partita). Nel secondo tempo la partita si fa più nervosa e più concitata, complice l'arbitro che fischia tutto in favore delle locali che hanno a disposizione così ben 4 tiri liberi (realizzandone 1) e che riescono a ribaltare lo svantaggio giungendo a quota 6 reti. Turchi riduce lo svantaggio segnando la terza rete personale dell'incontro. Allo scadere del tempo Monica Milone realizza la sua prima rete in campionato riportando le due squadre in parità e subito dopo viene inspiegabilmente espulsa. La partita finisce con un punto a testa per le due squadre fra i toni un po' troppo accesi della tifoseria locale. L'arbitro, nonostante espressa richiesta delle giocatrici, non fa eseguire il saluto finale.